Castagna lì 18 marzo 1962

 

Dai racconti di mia madre Piccoli Benedetta e mio padre Piccoli Felice Antonio per dare una compagnia al loro figlio primogenito Salvatore hanno cercato di concepire la nascita di un fratello, già nel 1955 con la nascita di una sorellina "Rosalba" Morta subito dopo la nascita perché idrocefalica. Nella notte  tra il 17 marzo e il 18 Marzo 1962 nacque a Castagna provincia di Catanzaro un bambino di 5 Kg circa, subito chi aiutò la partoriente a questo evento diede un nome a questo bambino Giuseppe perchè nato la vigilia di San Giuseppe e sperando che questo santo protettore lo tenesse in vita,  perchè secondo la stessa non poteva vivere più di 24 ore per il sofferto e difficile parto,anche perchè aveva notato delle anomalie durante il  percorso della nascita dicendo che il bambino era già nato morto.         ( disse a mia madre coricatevi il neonato con voi questa notte completamente nudo). Mia madre  il mattino seguente disse a mio padre di andare a regolarizzare il proprio figlio chiamandolo Giuseppe Luigi Piccoli

I primi anni della vita trascorsero in perfetta armonia con il mondo che mi circondava,anche grazie alla nascita di un fratello Rosalbino nato dopo due anni, già dai primi ricordi che ho di tenera età si era sviluppata un'amicizia indelebile. Sicuramente un'altra amicizia d'infanzia vissuta con spirito di fratellanza è quella di Palmerino, con lui ricordo un particolare indimenticabile, oltre alle giornate passate sempre insieme a giocare, anche la sera dovevamo coricarci  nello stesso letto, ma la cosa angosciosa era quella che al risveglio il mattino seguente quando alzavo gli occhi per vedere se c'era non lo trovavo perchè la madre appena ci addormentavamo veniva a prenderselo. La mia espressione culturale "molto mediocre" inizia nell' asilo di Castagna al suo primo anno di apertura, per poi passare nella scuola Elementare (Ins. Arcuri Carmine) nel 1968/69 fino al raggiungimento della licenza stessa nell'anno 72/73. 

In questi primi anni scolastici  ricordo sicuramente   lo spirito familiare degli insegnanti che aveva come unico fine quello di garantire ai nostri genitori un'educazione ed una cultura dei propri figli, volta principalmente al rispetto della persona umana. Particolarità di questi primi anni dell'adolescenza è sicuramente il tempo che trascorrevo all'uscita di scuola da Peppino. Qua ci ritrovavamo molti ragazzi se non tutti, potevamo confrontarci sia a livello fisico (lavoricchiando e giocando a pallone), sia a livello culturale discutendo delle problematiche di crescita sul nostro territorio, ed anche di piccola politica territoriale e nazionale. L'inizio della scuola media è anche l'inizio delle mie prime esperienze lavorative, dopo aver finito la prima classe della scuola media,l'estate andavo con mio zio Pietro in sila a guardare le pecore "favolosa esperienza" anche perchè la mattina mi facevo la "mpanata".

Tra i primi rapporti lavorativi ricordo con piacere il lavoro fatto con "mastru Brunu" e la prima paga ricevuta (lire 500)tutte in monete da 100(fu un momento di gioia immensa quasi non ci credevo perchè mi sembravano troppi).Altro rapporto di lavoro di tenera età è stato sicuramente quello con Arcuri Paolino a caricare il camion di legna insieme a Rino ( ricordo in particolare le prese in giro di Paolino scherzose e amichevoli).

Finita la scuola media mi iscrissi all'istituto tecnico industriale di Soveria Mannelli. Al terzo anno mi trasferisco a Catanzaro, durante i primi mesi di scuola un giorno lavoravo come manovale apprendista e un giorno andavo a scuola  ( il tutto perchè in questo anno scolastico si andava a scuola un giorno sì e uno no per problemi che non ricordo).Finita  la classe 3° elettronici B all'età  di 17 anni nel mese di giugno (Rusaru u Riavuu) con la collaborazione di (Francu Sborda)  mi portò con lui a lavorare a Rivarolo queste esperienze lavorative a Rivarolo si ripeterono per tre anni.(una cosa entusiasmante che ricordo con particolare fu la prima partenza da casa, e in questa partenza ricordo che partimmo forse venti persone con il pullman della calabro e la cosa molto nostalgica fu che tutti salimmo sullo stesso treno e ad ogni stazione scendeva qualcuno per lavoro o per studio ( vedi per esempio a Pisa Pippo e Federico oppure a genova Wigginiallu e giovita)

All'età di 20 anni circa presto il servizio militare prima a Chieti per circa due mesi e successivamente a Roma, Sicuramente al momento è stato un anno troppo lungo da trascorrere ma invece uno dei più produttivi per la mia formazione.

Il 27 dicembre 1986 mi sposo con l'attuale moglie Arcuri Eugenia. Un bel matrimonio da questo matrimonio nascono due figli:

Il 02 Ottobre 1988 nasce a Soveria Mannelli Benedetta Piccoli Figlia primogenita ,nata alle 16 circa dopo un parto cesareo, grande emozione ha suscitato in me questo evento, probabilmente con questi eventi si inizia realmente a far parte di un altro mondo.

 Il 09 Dicembre 1992, nasce sempre a Soveria Mannelli Gianfelice Piccoli, dopo grandissimi sforzi e tantissimi sacrifici, in una notte che sembrava la (notte delle streghe) per tutta la pioggia e i lampi che faceva , con me presente, alle due circa del mattino, sbuca finalmente la piccola creatura, una immensa soddisfazione si realizza. Non ci sono credo nella vita momenti di soddisfazione migliore con la nascita di un figlio.

Il 4 Settembre 1998 l’evento più negativo della mia vita dopo aver trascorso due notti insieme con un sentimento sempre ironico, pensando che anche questa volta sarebbe passata, invece la sera del 4 Settembre alle ore 20.30 circa ,ho vissuto una realtà ingiustificabile, verso la quale non ci sono parole che possono descrivere il nulla e il vuoto che si sente nell’animo umano, solo chi ha vissuto una situazione drammatica del genere può capire, ma non può descrivere ed è per ogni persona di queste probabilmente più drammatica. Le mie esperienze lavorative si possono epilogare in questo schema:

Boscaiolo dal 1984 al 1992 circa

Bidello dal 1998 ad oggi.

Con un inserimento a sostegno della TITOLARE del Bar HOSTARIA di CASTAGNA dal 1992 ad oggi.

C’è anche da aggiungere che le mie professionalità nel mondo informatico sono ancora da divulgare, se ci sarà un po’ di fortuna forse qualcuno ne potrà fare tesoro.

Ci avviamo verso la conclusione e non si può non affermare la propria  coscienza politica, non si è mai manifestata con la rappresentazione partitica con lo schieramentro verso un determinato simbolo politico, anche perché non ho mai creduto a questa simbologia e a maggior ragione, oggi ancor di più ho ragione ad avvalermi della mia scelta, infatti siamo arrivati ad avere uno slogan calcistico per far valere il proprio partito. Comunque le mie ideologie sono strettamente legate a supporto sempre dei più deboli: “culturalmente-economicamente”, “ bambini-anziani”, “bianchi-neri- gialli”, “cattolici-ortodossi”, “emarginati-FINTI progrediti”, “destra-sinistra” (se esiste?), ecc. secondo il mio intento si è sempre calpestato queste categorie con un sopruso sempre in fase crescente e mai controllato ( Non da autorità, ma da noi stessi).

                                            FORSE, QUESTA, E’ PURE POLITICA!!!

Mi scuso per forma espressiva probabilmente piena di errori, sono comunque sempre disponibile a tutti i chiarimenti, ora vi saluto.

Cari Amici…

 

                                                               

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